Alice giraffao nel paese delle meravigliao

Alice nel paese della meraviglie, senza cappellaio matto ma con tante scoperte mirabolanti. In questi ultimi giorni e settimane cacao meravigliao come se non ci fosse un domani: nelle ultime settimane ci sono tanti meravigliao che hanno scoperto che esisterebbe una moralità e una responsabilità politici, che oltre la mera applicazione delle leggi esiste una legalità e una giustizia da perseguire e che viviamo in una “landa opaca in cui competenze, sentimenti, emozioni, denaro, denaro, denaro finiscono in un buco nero in cui è difficile distinguere qualunque cosa” come scrisse qualche giorno prima di lasciarci il grande Oliviero Beha. Una landa che sta emergendo grazie ad uno strumento lineare che gli stessi indinnati dell’ultim’ora hanno avversato e avversano ancora. Una landa trasversale a tutte le alte sfere, a tutte le stanze del Potere e dei Palazzi. Ma dov’erano costoro quando da quelle stesse stanze hanno ostacolato, insultato, attaccato, combattuto persone coraggiose e indipendenti come Antonio Ingroia, Luigi De Magistris, Clementina Forleo ed altri? Oggi scoprono che le inchieste di De Magistris sono state ostacolate e combattute da chi sta “dove si puote”? Si son dimenticati dei loro – ogni riferimento alle intercettazioni e alla deposizione del re emerito non è puramente casuale – “più non dimandare”? Come disse Agnese Borsellino in un’intervista l’11 Ottobre 2009, oggi ancora attualissima e che deve far riflettere, di Sandra Amurri (che è possibile leggere qui http://www.19luglio1992.com/qsenza-la-verita-non-sara-mai-un-paese-liberoq/ ) è popolata di ricattati e ricattatori. E nei prossimi giorni un’intervista intensa e densa ad una delle migliori giornaliste d’inchiesta italiane quale Sandra Amurri, con frasi appassionate e di un’analisi straordinaria e profonda l’Italia da parte sua, posso annunciare la pubblicheremo in più articoli su Wordnews.

squadrata In questi ultimi giorni, cacao meravigliao, hanno pure scoperto che un manager che viene dalla Vodafone e anni fa esaltava e considerava vincenti le ricette della troika in Grecia è un turboliberista. Che le ricette economiche dei padroni del vapore sono svendita, mani libere alla grande imprenditoria, lobbismo, cancellazione dei diritti dei lavoratori. In questi mesi si è addirittura scoperto che in Italia la povertà può aumentare e l’importanza della sanità pubblica. Che gli “esperti” non sono neutrali e non hanno la scienza infusa. Wow! Applausi a scena aperta…che in certi posti si arriva solo se si hanno certi pedigree e si sono serviti determinati interessi. Doppio wow! Sono passati oltre due mesi, a proposito di grandi esperti assunti alle glorie delle task force, dall’arrivo nella super task force per l’emergenza coronavirus (Nello Trocchia lo ha denunciato su facebook ormai due mesi fa, quanti hanno pubblicato la notizia si contano sulle dita della mano e temo di poter scrivere senza timore di smentita che la maggior parte degli articoli hanno lo stesso autore…) dell’ex commissario vicario per l’emergenza rifiuti di vent’anni fa in Campania. Quel commissariato che, riprendendo l’inchiesta di Rosaria Capacchione su Il Mattino del novembre 2011, scese “a patti con un gruppetto di imprenditori in odor di mafia che quei buchi avevano disponibili”. I buchi “nei quali depositare i rifiuti che si accumulavano nelle strade napoletane” nell’estate 2003, “le discariche c’erano, erano piuttosto illegali, e appartenevano a Cipriano Chianese» ed altri imprenditori e «fu in quella giornata – era primavera – del 2003 che il destino di Villa Literno, e delle vicinissime Giugliano e Parete, fu definitivamente segnato”. Vent’anni dopo è stato premiato esattamente come negli anni sono stati premiati, e ancora oggi continua ad avvenire, i fedeli al padrone, gli incapaci capacissimi di essere utile a determinate consorterie. E i risultati erano, sono e resteranno ancora sono gli occhi di chi vuol vedere. Perché Alice è giraffao? Perché a furia di guardare ovunque nel mondo, nel commentare compulsivi qualsiasi cosa succede nel mondo non ci si accorge dei fuochi d’artificio della camorra sotto casa, delle squallide consorterie a pochi passi da casa, da padrini e padroni che impazzano. Quanti in Abruzzo hanno commentato la scarcerazione dei mafiosi? Quanti le chat di Palamara? E quanti si indignarono ai tempi della possibile scarcerazione di totò riina e dell’ospitata a Porta a Porta del figlio? Tanti, tantissimi. E quanti si sono accorti di quanto sta succedendo nel carcere di Sulmona? Quanti che l’anno scorso il figlio scrittore ha continuato a seminare le stesse indecenti sconcezze su totò u curtu da qui? E quanti di ciminiere inquinanti, spaccio sotto casa, rifiuti stoccati in maniera illegale e criminale a meno dei famosi cento passi? Eccole le giraffe meravigliao …

 

 

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.