Buon compleanno Zona22, il luogo dove i sogni e gli ideali diventano lotte e realtà

Eduardo Galeano scrisse che l’utopia ci precede all’orizzonte e ci guida il cammino. Ma ci son momenti in cui il cuore e fortissimi ideali fanno da asta e ci fanno abbracciare dall’utopia, in cui i sogni ci abbracciano e la poesia irrompe all’improvviso. Si può sopravvivere a se stessi, in una grigia esistenza al ribasso, senza slanci ed emozioni. O si può vivere ardentemente, con forza, cercando e costruendo questi momenti e intrecciandoli nel cammino comune e quotidiano. Uno dei luoghi in cui questo avviene si trova in via Caduti del Lavoro, a San Vito Chietino. Quel luogo è Zona22 e nei giorni scorsi è stato il suo quarto compleanno. Quattro anni di r-esistenza, lotte, vita piena e per tutt*, di sogni e ideali che hanno trovato forti gambe per camminare. Quattro anni in cui, tra le onde del Mar Adriatico e l’ex tracciato ferroviario si è disegnata e colorata bellezza e libertà, in cui si son intrecciate le lotte più varie, eventi, assemblee, vita comune, momenti straordinari. In un territorio dove da ormai 15 anni la politica del Palazzo non è riuscita a portare a compimento il Parco Nazionale della Costa Teatina, mentre la Via Verde è ancora lontana dal diventare realtà e le minacce petrolifere (e non solo) continuano ad incombere, Zona22 ha riportato alla vita uno spazio abbandonato e degradato. Dove c’era solo il passato, si è costruito un futuro. Zona22 è la dimostrazione vivente e continua che l’Abruzzo e la costa teatina hanno un futuro, che il grigiore e l’abbandono, il profitto privato e la cancellazione di ogni bene collettivo non sono un destino ineludibile. Quattro anni dopo Zona22 urla sempre al cielo i suoi ideali, la sua passione, la sua voglia di vivere e costruire. In questi anni alle lotte e alle attività di Zona22, come mille fiumi verso l’immenso mare, si sono unite tantissime persone di tutto l’Abruzzo e di tante altre parti d’Italia. R-esiste con questo luogo liberato l’Abruzzo migliore, l’Abruzzo che non si arrende. Una R-esistenza che commuove nelle corse dei tantissimi bambini e bambine di ogni età che ridono giocando nel cortile di Via Caduti del Lavoro. Bambini e bambine di ogni età che non si sono arresi al piatto grigiore di giornate vuote nella triste solitudine, ma hanno scoperto la bellezza e il colore dello stare insieme.

Una R-esistenza che porta con le azioni la poesia nella politica, nella scuola, nel lavoro, nella vita umana perchè la poesia appartiene all’uomo, negarla significa negare la realtà, per questo è realismo e dunque realizza l’ impossibile che urla ancora di essere possibile. Come la lotta contro Ombrina, che qualche settimana fa sembrava persa e su cui tanti nei mesi e negli anni hanno continuato a commentare “tanto si farà” e “comandano loro”, e che oggi è invece ad un passo dalla vittoria delle ragioni del popolo abruzzese. Le attiviste e gli attivisti di Zona22 da sempre sono impegnat* nella lotta contro Ombrina Mare e la deriva petrolifera mettendosi al servizio del bene comune, immergendosi nel movimento e nella lotta comune. E la notizia che Ombrina Mare non si farà è forse il regalo più bello per il suo compleanno. Il compleanno di una comunità che si è stretta a Silvia Ferrante, raggiunta recentemente da una richiesta di 16 milioni di euro (e altre richieste sono arrivate ad altri) per il suo impegno no-elettrodotto. Un impegno comune di Zona22, pronta da subito a schierarsi con chi vuol difendere la terra dove vive e lavora.

Una R-esistenza che cammina al fianco di chi colora le periferie delle nostre grigie città, nei graffiti sui vagoni abbandonati, sugli scheletri degli edifici abusivi, sulle barriere di cemento che uccidono il cielo e gli alberi e che sono i simboli della violenza del vuoto degrado. E’ nel navigare leggero di chi scivola nella rete e non usa il suo sapere per emergere e non compra la sua libertà perché è la libertà di tutti e la condivide senza affarismi ed egoismi.

Una R-esistenza che è l’ostinazione di chi non si arrende all’interesse particolare e al disinteresse privato al patrimonio collettivo. A Zona22 non è stato alzato nessun cancello, nessuna barriera per dire “questo è nostro, nessun altro entra” ma ha costruito una casa comune, dove tutti e tutte sono accolti e accolte e sono “a casa propria”.

Se, citando ancora Eduardo Galeano, “siamo tutti incamminati verso una terra nuova, dove saremo compatrioti e contemporanei di tutti coloro che hanno desiderio di bellezza” la R-esistenza di Zona22 è la punta avanzata del cammino comune. Una R-esistenza che rappresenta il sogno che camminando insieme diventa realtà.

Alessio Di Florio

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.