Che la terra ti sia lieve. E il cammino prosegua col tuo ricordo nel cuore

«Con il cielo già bruno arrivò la notizia, ci prese come un pugno, ci gelò di sconforto sapere a brutto grugno che era morto. Si offuscarono i libri, si rabbuiò la stanza
Perché con lui era morta una nostra speranza»

luttosarubbi Al termine di una giornata convulsa e frenetica, colma di stanchezza e pesi dell’anima e nel cuore il pensiero non può che rimanere fisso. Stamattina quando, aprendo distrattamente e di corsa whatsapp, ho letto la notizia questa canzone – che al nostro Giovanni immagino piacesse su una figura a cui era sicuramente – ha fatto irruzione nella mente. Le sensazioni, la tristezza che avvolge non come miele ma come doloroso fiele, lo smarrimento e le lacrime cacciate in gola sono state le stesse. Raccontare Giovanni, la sua passione, il suo amore, la sua straordinaria vita di militante, uomo del dialogo in cammino con gli ultimi ma pronto a tuonare, mobilitarsi, essere coscienza attiva contro ogni pre-potente, è difficile. Forse impossibile. In queste ore il cuore è colmo di dolore, tristezza, smarrimento, perdiamo un amico, un fratello, un compagno, una persona con cui si poteva discutere, non essere d’accordo ma che si poteva solo ammirare, stimare, oserei dire amare. Tantissimo vorrei esprimere ma le parole soffocano gelate, come il mondo attorno a noi in questa fredda serata tardo invernale. Ora è il momento del lutto, del dolore, del vuoto. Che andrà riempito, verrà il momento in cui le parole usciranno e il cammino dovrà proseguire. Lo dobbiamo al caro Giovanni e agli anawin che avevano un posto privilegiato nel suo cuore. «Con noi il suo pensiero nel mondo rimaneva, passarono stagioni, ma continuammo ancora, all’erta, si deve andare avanti» prosegue la canzone. Tocca a noi tutte e tutti, accanto alla sua creatura, al suo “periodico di monte irpino” diventato negli anni casa del mondo e riferimento per tutti, un bocciolo locale che era, e deve continuare ad essere, fiore splendente a tante latitudini. Alla redazione de ildialogo.org tutta la vicinanza possibile, proseguiamo insieme, portiamo avanti il cammino. C’è e ci sarà sempre bisogno vitale della Giornata per il dialogo ecumenico cristianoislamico, c’è ancora troppo da indignarsi e raccontare, solidarizzare e mobilitarci. Nel ricordo commosso del caro Giovanni, carissime e cari amiche e amici, sorelle e fratelli, compagne e compagni della redazione de ildialogo.org cerchiamo di essere in tantissime e tanti, ognuno a restituire un seme alla memoria di Giovanni e per contribuire a portare avanti questa straordinaria esperienza editoriale e militante. Mi sia permesso scrivere che, per quel che posso e si potrebbe, ci sono. Dopo il terremoto del 6 aprile 2009, il cui anniversario incredibilmente è caduto proprio nelle scorse ore, Giovanni ricordo che fu tra i primi a contattarmi. Aprì una sezione apposita de ildialogo.org dove per tantissimo tempo raccogliemmo articoli, comunicati, dossier, notizie, ancora oggi prezioso archivio di quel periodo rimosso nella finta e ipocrita memoria di troppi. Finti e ipocriti che Giovanni denunciava, combatteva, avversava. A noi tutte e tutti continuare a farlo.

alessio

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.