la novella di scarciofina

C’era una volta, tanto tempo fa, in un luogo lontano lontano e sperduto – o forse c’è ancora, chissà – il regno di scarciofina. Era il regno dove si facevano tante vasche, ma proprio tante, ma tante tante. Ed infatti era il regno di una vacca da mungere  per tutti i pellegrini che  chiedevano una mano amica. Per gli amici, e gli amici degli amici, e gli amici degli amici degli amici. Erano vasche piene di pescecani, quasi senza regole per i cattivi e i cattivi dei cattivi che vivevano nella Capitale dell’Impero … Era una vacca particolare, così particolare che un giorno arrivò pure una nuova sisa così buona ma così buona che il latte che portava era così dolce, ma così dolce, che sembrava cioccolato. Era il regno della sciarcofina … magica. Che andò in esilio in laguna ma le vasche proseguirono sempre la stessa vita. O quasi, perché il caldo a volte fa brutti scherzi …

 

 

ps: e ci emme cu sempre meglio meduse che sanguisughe …

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.