Non potete fermare il vento, gli fate solo perdere tempo. NON CI FERMERANNO NEANCHE SE CI ABBATTONO

Da questa mattina non è più online il profilo facebook del coordinatore del movimento Agende Rosse Abruzzo, intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Massimiliano Travaglini. Motivo: facebook gli ha bloccato il profilo dopo un tentativo di accesso abusivo. Nelle ore precedenti abbiamo pubblicato su Wordnews.it articolo con l’intervista alla signora Angela Manca, madre di Attilio assassinato dalla mafia, e l’avvocato Fabio Repici.

Questo è l’articolo

Attilio Manca è Stato ucciso
Un OMICIDIO di Stato per nascondere la latitanza di Provenzano

https://www.wordnews.it/attilio-manca-e-stato-ucciso

Quanto sta avvenendo, ora contro Massimiliano, è solo l’ultimo attacco in ordine di tempo. Attacchi iniziati l’anno scorso, quando pubblicammo vari articoli ed interviste sulla trattativa Stato-mafia e sui vari gangli dello statomafia. Non ci siamo fermati, anche se tutt’ora probabilmente ancora il sito potrebbe essere sotto attacco e alcune conseguenze le vediamo quotidianamente o quasi. Dopo mesi di segnalazioni e blocchi a gennaio fu spazzato via, dopo undici anni di attività, il mio vecchio profilo facebook. Con sicuramente grave danno e molti contatti che non ho ancora recuperato e chissà se mai riuscirò. Successivamente anche sull’attuale, sul profilo twitter e su varie email ci sono stati attacchi e tentativi di accesso abusivo. Altri di noi hanno subito a loro volta attacchi informatici Ci sarebbe tanto da dire e anche da riflettere, sulle conseguenze di attacchi sui social e su  determinati comportamenti, su chi c’era e c’è e chi omertoso e vigliacco si è eclissato. Non volendola fare troppo lunga, oltre a render noto quanto sta accadendo a Massimiliano, un concetto basilare e fondamentale va oggi ribadito dopo che ad aprile – nei giorni in cui WordNews.it (dopo anche 30/40.000 attacchi contemporanei) era crollato – l’abbiamo scritto e gridato a caratteri cubitali

NON POTETE FERMARE IL VENTO, GLI FATE SOLO PERDERE TEMPO

NON CI FERMIAMO NEANCHE SE CI ABBATTONO

QUESTA GENTAGLIA INDEGNA E VIGLIACCA NON VINCERA’ MAI E ANZI OGNI VOLTA SAREMO ANCORA PIU’ CARICHI ED AGGUERRITI

Continueremo a scrivere degli omicidi di Attilio Manca e Luigi Ilardo, di ogni scellerata trattativa Stato-mafia, dei sistemi criminali che stanno sfruttando l’emergenza pandemica, dei clan che insozzano, violentano, spacciano, aggrediscono, rappresentano anche solo con la loro esistenza un’insulto, un’offesa, una minaccia, una vergogna. Che siano i clan siciliani o campani, le batterie foggiane o baresi, il mondo di mezzo di Roma ed Ostia e i loro indegni, vigliacchi, nauseanti, volgari, arroganti, schifosi, immondi parenti abruzzesi e molisani, i corrotti e i colletti bianchi, le ecomafie e i politicanti da strapazzano e i loro complici e sodali in giacca e cravatta e l’elenco potrebbe essere infinito. Perché ogni mafia è una montagna di merda, perché ad ogni livello questi personaggi non meritano che gli venga riconosciuta nessuna dignità. Perché la malapianta di gentaglia come riina, provenzano, messina denaro e i tanti complici anche, se non soprattutto, nello statomafia, vanno solo schifati, emarginati, sputati come dice da anni Pino Maniaci di Telejato.it .

Nel silenzio, nell’omertà, nella complicità, nella vigliaccheria di tanti, troppi – basta anche solo vedere molti silenzi, anche se la certezza che tutto viene letto, e quanti pubblicano i comunicati dell’Associazione Antimafie Rita Atria-PeaceLink Abruzzo e di Azione Civile Abruzzo e quanti invece anche i più sconclusionati, arroganti, ignoranti, sgrammaticati e illeggibili di signorotti e personaggi di bassissimo profilo ma utili ai materassi di piume e alle loro stronzate – i nomi e i cognomi, le indicibili realtà mafiose e criminali li facciamo e li continuiamo a fare. Nomi e cognomi, soprattutto delle famiglie imparentate col mondo di mezzo romano e monnezze simili da villa del fuoco a Pescara al vastese tutto dove per tutto si intende tutto ma proprio tutto tutto, spacciatori, usurai, estorsori, violenti, schifosi e immondi fino al midollo, che esiste anche in Abruzzo ed è florido il depravato mercato della schiavitù sessuale – dieci anni dopo l’assassinio di Lilian Solomon il cui sangue ancora oggi è un durissimo j’accuse verso tutti i carnefici, dai papponi ai “clienti” a chi tace e gira la testa dall’altro lato. E l’elenco potrebbe essere infinito. E quindi consegno tutta l’indignazione, la rabbia, la convinzione che NON CI FERMERANNO NEANCHE SE CI ABBATTONO E CHE NON DAREMO MAI TREGUA a questi video pubblicati su youtube proprio nelle settimane in cui alcuni di noi erano sotto attacco, il nuovo attuale profilo facebook e twitter stavano subendo accessi abusivi e il sito di WordNews.it è crollato

NE’ STATOMAFIA NE’ MAFIOSETTI DEI MONDI DI MEZZO CI SPAVENTANO, ATTACCHINO SUL WEB E NON SOLO STIGRANCA***

Manca e Ilardo sono stati assassinati, le scellerate trattative Stato-mafia vanno svelate fino in fondo ed è impegno proritario per giustizia per quel che è stato e sostegno a chi lotta, le monnezze indegne locali i cui cognomi sono ben noti le abbiamo nominati, li nominiamo e li continueremo a nominare dal Ferro di Cavallo pescarese a Casalbordino e Vasto, non definiremo mai una tragedia la morte di lavoratori che lavoravano in una azienda dove non c’era un centrimetro quadro regolare (nonostante la tracotanza dei servi dei servi del padrone di ogni tipo), lo sfruttamento della prostituzione continueremo a denunciarlo nonostante indifferenze e omertà, idem ogni crimine patriarcale e pedopornografico, che le ingiustizie sociali gridano e pretendono impegno e denuncia forte, fortissima, sempre accanto agli ultimi, alle vittime e ai sofferenti anche

Tra gli articoli più letti dell’anno su WordNews.it c’è questo https://www.wordnews.it/fuochi-dartificio-diffusi-in-tutti-i-sistemi-criminali-per-segnalare-presenza-sul-territorio

ha avuto oltre 11500, non bastano. Sono numeri che invitano, e l’invito lo raccogliamo in toto, a tornarci su, a ribadire e denunciare, a schifare ed indignarsi, a ripetere che un certo rampollo fa schifo ed è indegno come quella bestia del padre e che ci vergogniamo noi per chi lo ha accolto, coccolato, festeggiato e per chi continua (a quanto pare, social docet) a starci in contatto. Che a certe famiglie non si dà tregua a Roma e ad Ostia così come a Pescara, Casalbordino e Vasto. E non ci si fa certo intimidire dall’arroganza vuota di certo politicume immondo, giovanni più vecchi dei loro nonni, cretinetti imbelli che possono ammantarsi di belle parole, proclami di sinistra e progressisti ma valgono meno di mezzo centesimo di euro.

I VIGLIACCHI DELLE FALSE MEMORIE E COSCIENZE

http://heval.altervista.org/vigliacchi-delle-false-memoria-e-coscienze/

NON POTETE FERMARE IL VENTO, GLI FATE SOLO PERDERE TEMPO

http://heval.altervista.org/non-potete-fermare-il-vento-gli-fate-solo-perdere-tempo/

Dopo le segnalazioni i tentativi di forzare ed entrare abusivamente. Questa gentaglia indegna e vigliacca NON VINCERA’ MAI!

http://heval.altervista.org/dopo-le-segnalazioni-tentativi-di-forzare-ed-entrare-abusivamente-questa-gentaglia-indegna-e-vigliacca-non-vincera-mai/

Grazie del pensiero ma accendo e vado avanti

http://heval.altervista.org/grazie-del-pensiero-ma-accendo-e-vado-avanti/

rimaniamo sempre in contatto, permettetemi di denunciare, attivarmi, camminare con voi e seguirvi

http://heval.altervista.org/rimaniamo-sempre-contatto-permettetemi-di-denunciare-attivarmi-camminare-con-voi-e-seguirvi/

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.