In riva al mare e in un giorno di pioggia in cerca di poesia (e qualche notizia sui folletti del “Piccolo Popolo”)

Il tesoro semplice

In un giorno di pioggia

Nonno e nipote in una uggiosa giornata volano sulle ali della fantasia. (pubblicato la prima volta su http://www.peacelink.it/nobrain/a/13834.html )

12301687_10205374996117990_6703381059107735833_n Luigino guardava fuori dalla finestra. Era triste perché non poteva uscire con gli amici per giocare. Fuori pioveva a dirotto e il cielo era grigio, quasi nero. Era così da giorni, e non sembrava volesse cambiare tanto presto. Sui vetri della finestra il ticchettio della pioggia era insistente, molto insistente. Papà era al lavoro e sarebbe tornato solo a tarda sera, la mamma era dalle amiche per un thé con pasticcini(pochi! perché ingrassano) e pettegolezzi(tantissimi!), il fratello era in palestra e non sarebbe tornato per cena. Il piccolo si sentiva solo in quella casa grande e vuota. “Gigetto ci sei? dove sei?” si sente flebilmente dall’altro lato della casa. “Oh no! il nonno si è svegliato – pensò Luigino – che palle! adesso devo sentirmi anche a lui! E non lo sopporto quando mi chiama Gigetto!”

Il battere del bastone annunciava l’arrivo di Nonno Andrea in salotto. “Cosa guardi fuori dalla finestra? E’ bello l’orizzonte, il paesaggio?” “Uffa! – rispose Luigino di controvoglia – è una palla totale! Piove da ore e non vuole smettere più! Se era bel tempo dovevo andare con gli amici alla pista da cross, invece niente … e con questo tempo chissà quando potremo andare … “. Il nonno si avvicina alla finestra e guarda fuori. “Vedi là Luigino? Quella foglia che si muove in modo strano? E’ la formichina Piccina che sta giocando allo scivolo, si sta divertendo un mondo! Va su e giù, risale e riscende. Laggiù, dove si alza la polvere rossa, c’è la casa della Signora Talpa che sicuramente sarù immersa nella buca da bagno. E tutta questa pioggia sembra noiosa e triste. Invece sono milioni, miliardi di gocce d’acqua. Corrono, saltano, cantano e festeggiano. Sono contente perché per loro è un giorno speciale: conosceranno i loro fidanzati. Presto le minuscole goccioline sposeranno i granelli di terra, e si devono preparare da adesso … Non possono arrivare impreparati al gran giorno! Guarda laggiù, immagina i frutti, immagina i fiori e pensa ai colori. Il giorno del matrimonio la natura sboccerà per partecipare alla festa e tutti potremo farlo!” Luigino con occhi sognanti restò incantato ad ascoltare il nonno parlare. E i due, nonno e nipote, si preser per mano e andarono insieme incontro ai segreti, alla magica vita della natura, in un giorno di pioggia. Luigino non se ne accorse ma, mentre il nonno piano parlava, le ore passavano. E dimenticò la pista da cross, la tv, la playstation e tutto il resto. “Su dai, adesso a letto! Hai visto che ore sono? Si è fatto tardissimo!” esclamò il nonno. “E’ vero – rispose ancora tutto sognante guardando l’orologio il piccolino – sono passate tantissime ore. Grazie nonno! Sei stato fantastico! Io vado a dormire, ma tu mi prometti che domani continuiamo, ti prego nonno raccontane altre”. Il nonno sorridendo annuì e Luigino andò a dormire felice. La notte dormì contento e sereno, sognando le goccioline d’acqua in abito bianco, talpe in accappatoio e tantissime altre cose. E’ bellissimo! pensò la mattina dopo appena alzato.

Cercava e aspettava cose mirabolanti, grandiose e maestose, convinto che se non lo fossero state non avessero senso. E invece aveva scoperto che le cose più belle sono anche le più semplici. Non serve aspettare chissà quali portenti, basta un poco di fantasia, un pizzico di magia e la meraviglia ci stupirà. Le più belle sono qui accanto a noi …

Tra Arundhati Roy e il Mistero della Vita

In riva al mare in cerca di poesia

E se avesse ragione la scrittrice indiana, il divino è nel piccolo? (pubblicato la prima volta su http://www.peacelink.it/nobrain/a/18812.html  )

Torno distrutto da un viaggio interminabile in treno. Prima di tornare a casa viro verso il mare, a salutare un vecchio amico finalmente di nuovo placido e ancor mio. Nel silenzio, nella tranquillità mi lascio andare alle sue dolci onde. Seduto sulla sua riva ascolto l’omerico cantore, accompagnato dalle note del Poeta, tornare a raccontare incredibili storie. E’ un’assolata giornata di settembre, di quelle che solitamente si chiaman “belle giornate”. Eppure il mare non è calmo come ti aspetteresti. Si agita, s’inquieta. Come l’animo umano… Mai fermo, mai tranquillo, sempre in movimento, vagabondo nel grande gioco della Vita.  La profondità dell’azzurro e le aspre, ma dolci nel cuore, note ti fan sentire il peso del dolore e la leggerezza. Rivivi storie, vite passate e interroghi il futuro, quel che sarà e che nel presente bussa ma ancora non è (e temi che chissà se mai sarà). Scorre l’inquietudine dell’animo, compagno del cuore. Poi d’improvviso … un dettaglio, un minuscolo puntino nell’aere si avvicina. Lo lasci venire e assorto lo osservi. E un improvvisa dolcezza, come tenera carezza, ti avvolge. Ti senti vicina una bellezza stupenda, straordinaria.

img_9266 Avrà forse ragione Arundhati Roy, la straordinaria scrittrice indiana, autrice del libro “Il dio delle piccole cose”? La divinità, questo insondabile mistero della Vita che “move il sole e l’altre stelle”, è forse qui? Non nell’immenso, nei mastodonti delle nostre civiltà e tecnologie, ma nelle piccole cose? Nelle note ispirate(ma da chi? appunto) poeta e nelle parole di un silenzioso cantore, nel volo di un piccino e nella brezza che accarezza viso e cuore?
Verrebbe da sussurrare “la risposta soffia nel vento” …

Sui folletti del “Piccolo Popolo”

http://www.irlandando.it/cultura/cultura-e-tradizioni/mitologia-celtica/piccolo-popolo/

http://www.bryonia.it/accessibile/guida-piccolo-popolo.php

http://www.mitiemisteri.it/fantasy/piccolo_popolo.html

http://www.altrarealta.com/index.php/folletti-descrizione-e-tipologia/

http://chupacabraforum.forumfree.it/?t=4572819

http://scuola.repubblica.it/puglia-foggia-icgrimaldi/2012/04/20/leggende/

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.