Scendono la tristezza e la malinconia …

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Un gran freddo dentro l’anima,
fa fatica anche una lacrima a scendere giù.
Troppe attese dietro langolo,
gioie che non ti appartengono.
Questo tempo inconciliabile gioca contro te.
Ecco come si finisce poi,
inchiodati a una finestra noi,
spettatori malinconici,
di felicità impossibili(Renato Zero)

Mi vive la tristezza
Nella mia piccola isola di pensieri
speravo in un volo
che portasse via
queste lacrime(cit.)

E dopo non molto guidavo nella pioggerellina del giorno morente, coi
tergicristalli in piena azione ma incapaci di tener testa alle mie
lacrime. (cit.)

Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di
girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime. (Jim Morrison)

C’è chi aspetta la pioggia per non piangere da solo (Fabrizio Dé Andre)

Datemi una pietra bagnata
di sangue e di lacrime
per farne scrigno di memoria

perché mi ricordi
i sorrisi spenti
le parole dissolte
le ore spezzate
i sogni sfioriti. (Romolo Liberale)

“Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione,
e il peccato fu creder reale un’illusione
Ora il tempo ci usura e ci stritola in ogni giorno che passa correndo,

sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo.
Siamo come foglie aggrappate che cadon da un ramo”(Francesco Guccini)

Nelle sere d’ottobre ci ritroveremo,
avvolti nel profumo del mare,
a parlare ancora di questa vita,
alle sue promesse mai mantenute,
e ad asciugare queste lacrime, (Il profumo del Mare)

scaviamo fino in fondo al nostro cuore
io voglio solo che arrivi il sangue al cuore,
voglio un sole che arda in mezzo al cielo,
io mi voglio scaldare (Sangue al ♥)

Quando tutte le parole
sai che non ti servon più
quando sudi il tuo coraggio
per non startene laggiù
quando tiri in mezzo Dio
o il destino, o chissà che
che nessuno se lo spiega
perché sia successo a te

quando l’hai capito che
che la vita non è giusta (Il giorno di dolore che uno ha)

“Lunga è la notte
e senza tempo.
Il cielo gonfio di pioggia
non consente agli occhi
di vedere le stelle.
Non sarà il gelido vento
a riportare la luce,
né il canto del gallo,
né il pianto di un bimbo.
Troppo lunga è la notte,
senza tempo,
infinita”. (Peppino Impastato)

“la malinconia oggi non va via, come piove sul cuore
la malinconia sembra quasi una prigione
e si arrampica dentro l’anima, scivolando tra i pensieri” (cit. A. A.)

E un giorno ti svegli stupito e di colpo ti accorgi che non sono più quei fantastici giorni all’asilo…che il mondo là fuori ti aspetta e tu quasi ti arrendi capendo che a battito a battito è l’età che s’invola….
Poi un giorno in un libro o in un bar si farà tutto chiaro,
[…]
che non c’è solo il doce ad attenderti, ma molto d’amaro
e non è senza un prezzo salato diventare grande
[…]
la paura e il coraggio di vivere
come un peso che ognuno ha portato,
la paura e il coraggio di dire: “Io ho sempre tentato”(Francesco Guccini)

“Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera”(Salvatore Quasimodo)

“La felicità è come una farfalla che appare e ci incanta per un breve momento, ma subito vola via … questo mondo di merda
non ha più motivi di sopravvivere al cielo
che gli cade addosso (cit.)

« Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo. Ha bisogno di qualcuno che, con la meraviglia e l’incanto negli occhi, la legga e gliela racconti.. ». Pablo Neruda

Si vive “in un tale incrocio di dolori” che non si riesce più a vivere, appaiono “troppe le attese frustrate e le delusioni che inevitabilmente si accumulano, troppe le incomprensioni che nascono e segnano, troppo grande il carico di amore per l’umanità e di amori umani che si intrecciano e non si risolvono, troppa la distanza tra ciò che il cuore brama e ciò che si riesce a compiere.” Si vorrebbe guardare sempre più in alto, ma il peso della convivenza umana, avvelenata dalla mancanza di umanità, schiaccia al ribasso. […] Ci sono giorni che fanno sentire tutto il loro peso. Un peso enorme, che schiaccia, di illusioni tradite, di incomprensioni, di violenza e di cuori in lacrime. Quanto è grande la differenza tra quel che è e quel che vorremmo. Quanto immensa è la facilità di essere fraintesi, incompresi, travisati, di rimanere soli. […] Si può vivere immersi in una marea sterminata di contatti, di conoscenze e di esperienze e di sentirsi soli. Incompresi. Accade che ci si senta soli, che si rimanga soli. Estranei, lontani. Nel deserto. Si è circondati da decine, centinaia, di persone, ma si vive il deserto dell’anima. Si dona così tanto amore che giunge il giorno in cui se ne ha necessità vitale, fosse anche solo una carezza o una parola di condivisione e conforto. Come fosse acqua. Pura, casta, genuina, vitale. Sgorgante da fonte vera e profonda. La sete arde, ti brucia dentro. Si è donato così tanto amore, dedizione, passione agli altri da non averne più trovato per sé. Ci si sente fragili e indifesi, si ha le necessità di qualcuno al quale stringersi e sostenersi, che sappia chinarsi sulle ferite del tuo cuore (e delle miserie umane) e lenirle. […] Il caricarsi i pesi del prossimo, per allievare le sue sofferenze e curare le sue ferite, l’essere portatori di speranza e di amore, può portare a spingersi troppo avanti. Può condurre nel deserto, dove gli uomini non si amano e non parlano. Dove i pesi diventano eccessivi. Hai scritto nell’ottobre 1992, in ricordo della cara Petra Kelly, il dramma dei “portatori di speranza” che si ritrovano “troppo grande… il carico di amore per l’umanità e di amori umani che si intrecciano e non si risolvono”. (Alessio Di Florio, articoli in ricordo di Alexander Langer)

“Senti la tristezza
del ramo che si secca
del pianeta che si spegne

dell’animale infermo
ma innanzitutto la tristezza dell’uomo.” (Nazim Hikmet)

“È incomprensibile come un sorriso ti possa affascinare, come due occhi ti possano far innamorare, come un silenzio ti possa far stare male, come una carezza ti possa far rabbrividire, come una voce invada il tuo cuore”(Rita Atria)

“L’amore è sofferenza, pianto, gioia, sorriso. L’amore è felicità, tristezza e tormento. Non si ama con il cuore si ama con l’anima che si impregna di storia, non si ama se non si soffre e non si ama se non si ha paura di perdere…. scompari quando non sei amato”
Alda Merini

“Se tu ami senza suscitare un’amorosa corrispondenza, cioè se il tuo amore come amore non produce una corrispondenza d’amore, se nella tua manifestazione vitale di uomo amante non fai di te stesso un uomo amato, il tuo amore è impotente, è un infelicità”(Karl Marx)

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.