Un cuore inutile che muore

1914942_1137448840029_7187249_n Profondo autunno
E’ luglio per il calendario
Ma è gelido inverno
E’ buio
Profondo più di un pozzo
Buio e ti senti solo un’ombra
Gelido appare il sole
Lontano e inarrivabile
Ingannano vette infinite
Che si svelano abissi infiniti
Appariva luce del sole che scalda
Ma è l’inverno più gelido
Senza più speranza
Senza fine
E quei sorrisi
Diventano lame nel cuore
Straziano le carni
Scavano l’anima
Incatenano il cuore
Lo distruggono stringendolo
Nel dolore più atroce
Nella sofferenza più infinita
Disse il Maestro
“a che serve vivere se non c’è il coraggio di lottare?”
Ma che vita dona una lotta
Che è agonia disperata
Che ogni volta ti fa credere di arrivare in alto
E poi ti getta nel baratro
Scartato come uno straccio
C’è chi aspetta la pioggia
Per non pianger da solo
Ma nessuna pioggia, nessuna neve
Nessuna lacrima in cielo e in terra
Spezza la solitudine che ti divora dentro
A che serve lottare, sperare
Se i cocci e le macerie son sempre più
Trafiggono il cuore e fanno sanguinare l’anima
E’ deserto senz’acqua
E’ vita senza vita
E’ ogni giorno un cuore inutile che muore

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.