Vien solo da vomitare

altanvomito E’ E’ in attesa da oltre una settimana questo testo. Dubbi, incertezze, stanchezze, agguati e fallimenti della vita. Tanti fattori l’hanno messo in dubbio. Ma anche se la stanchezza, la frustrazione, il senso di fallimento e la voglia di fuggire opprimono, ci sono momenti in cui si deve scrivere. Per disperazione e perché non c’è altra scelta accettabile. Anche se più batti sulla tastiera e più ti domandi se non son solo cazzate. Sono rimasto indeciso anche sull’incipit. Pensavo di farlo con una canzone di Guccini (diverse me ne son venute in mente) o Borghesia di Lolli. Ma alla fine mi sono accorto che il raffinato Maestrone è troppo per certe ridotte capacità – citazione rivista di Luttazzi, che da anni s’impedisce di far tornare in RAI, e ogni volta che se ne parla si scatenano barricate, le stesse che non sono esistite (e infatti nessuno l’ha impedito) quando in prima serata sono stati insultati Falcone e Borsellino, fatti parlare i casamonica o il terzogenito (si, proprio lui, ormai accettato e acclamato qui, ma su di lui si tornerà alla fine) di totò riina ecc. ecc. riportate questa differenza a certe dinamiche della provincia italiana e non c’è neanche bisogno di commentare – e Lolli i materassi di piume, servi di più padroni e sempre chinati da novantagradisti neanche sanno chi è. Eppure sono gli speedy gonzales della tastiera, sempre pronti, rapidi e furenti su qualsiasi cosa accada ad ogni latitudine. Su tutto quello che succede nel globo, ammazza quanti leoni saputi abbiamo di economia e geopolitica, sociologia e diritto. Leoni per i lontani e mici coglioni per i vicini. Fatevi un giro sui social, quante immagini, meme, frasi ad effetto (ammazza che filosofia e poesia pure di prima mattina, ve magnate baci perugina tutta la notte?!) contro la violenza sulle donne. Poi puf, esce la notizia che dei ragazzi ricattavano sessualmente delle ragazze, che per mesi le hanno filmate e costrette, e … andatevi a rivedere le reazioni, anche istituzionali. Esce la notizia – come e perché meriterebbe attenzione, ma siccome per l’ordine sono indegno a scrivere non accenno neanche che esiste una cosa che si chiama deontologia, visto che non sono altrettanto indegne balliste, velinare, ex collaboratori di servizi segreti esteri, cazzari in servizio permanente, ecc ecc. – di un terribile calvario qui, nel nostro Paese. E tutti zitti, dove siete speedy Gonzales da tastiera? Dove siete ayatollah della morale pubblica? La risposta è molto più semplice e banale. Stanno lì a valutare i centimetri delle gonne e delle scollature, a sbavare come schifosi rattusi davanti alle curve di ragazze di ogni età. Stanno dove stavano tra quindici e vent’anni fa, quando davanti a tradimenti, botte e minacce dissero che la colpa era di lei, che prima non faceva il suo “dovere” e poi rompeva pure i coglioni.

Sarà un caso che il locale più frequentato, con auto a tutte le ore della notte, sia il nait cleb? Praticamente uno dei problemi maggiori del tur di giovanotti potrebbe essere che le auto parcheggiate di chi vi andrà bloccheranno il club… ecco il devastante tour, ennesimo emblema di come siamo messi male. Sto pirla che sta scrivendo (qualcuno forse lo ricorderà) espresse dubbi e timori da dicembre fino a poche settimane fa**. Fui insultato, accusato di essere come sempre nemico del turismo ecc ecc ecc Ora, risentitevi le parole del Prefetto, ricostruite tutta la vicenda. E vedrete come si è inanellata una serie assurda di errori, uno dopo l’altro. Ma ammetterlo assolutamente no. Stanno tirando fino all’ultimo dopo che da settimane sanno di dover modificare piani, addirittura la massima (figuratevi quindi come saranno le altre) autorità cittadina fa l’offeso col prefetto, va ma non entra, si fa accompagnare (per la manina come i bimbi al parco giochi?) da un padrino intercessore. C’è altro da aggiungere? No, decenza e dignità avrebbero dovuto suggerire da tempo una sola strada …

Ma basta vedere le reazioni e gli indecenti comportamenti (e silenzi) su due delle tante inquietanti vicende di questo territorio.

La stampa rende noti dettagli importanti e pesanti sul sequestro della terza vasca della discarica, una emergenza ambientale che in altri territori avrebbe già portato in piazza decine di migliaia di persone e terremotato i palazzi. Qua, no, tutti zitti e via alle solite schermaglie da pollaio … Basta andarsi a rivedere l’elenco delle ditte su cui sta indagando la Procura, reso noto in un servizio della rai, e cercare qualche notizia sul web. Si trovano storie da far tremare i polsi, rifiuti conferiti irregolarmente, popolazioni che denunciano inquinamenti gravissimi, incendi in vari impianti, inchieste varie. Anche contiguità con il più grande ras, faccendiere e puparo dei traffici illeciti di rifiuti in Italia. Ma non frega un cazzo a  nessuno. Scoppia un doppio incendio gravissimo, ultimo di una lunga serie, e alla fine la colpa a chi viene addossata: alla Procura. E certo, perché se ci sono irregolarità e una situazione disastrata (documentata da articoli di stampa e persino dal loro direttore), la colpa mica è di chi non ha vigilato e non ha fatto il proprio dovere? Eh no, è ovviamente di chi scopre il pentolone e fa il proprio dovere. Detto poi da chi, visto chi ha accanto che ha avuto le sue ampie responsabilità passate, dovrebbe come minimo tacere … Cercatela quella lista, ormai è pubblica grazie alla Rai, leggete gli articoli sui disastri. Poi cercate il teatrino quasi totale di questi mesi (comprese le più o meno balle dei giorni scorsi), come fa a non farvi schifo?

Ed è sempre lo stesso teatrino perennemente attivo. Come disse Falcone da Costanzo, per essere credibili bisogna essere morti. Ed infatti tutti a correre (eccoli che tornano, gli speedy Gonzales delle tastiere), ad indignarsi per il passato, a piangere affranti Falcone e Borsellino. E, per i vivi, vale quanto scritto prima. E qua non si può non far riferimento al  rampollo del boss corleonese più conosciuto. Nei giorni scorsi ne ha parlato tutta Italia o quasi. C’era molto ma molto altro da dire (su tanto già ho scritto nei mesi scorsi e quindi non mi ripeto*), e beh la presenza e certi atteggiamenti da soli dovrebbero far gridare. Ma qua si perdono tutti o quasi gli speedy. Gli stessi che anni fa, alla notizia che al mare poteva aprire (cosa in realtà impossibile visto lo stato dei luoghi) un cas erano pronti alle barricate. Oggi tutti mici silenti e accomodanti. Chissà se fossero arrivate dodici ex prostitute nigeriane, strappate dalla strada, o persone perseguitate in patria per motivi sessuali … già me l’immagino i barricadieri, gli indinnati, gli ayatollah … e invece nelle ore successive all’anniversario di Via D’amelio c’è chi ha pesantemente insultato su face book Falcone e Borsellino, un delirio culminato nel definirli “infami”. Un quarto d’ora, minuto più minuto meno, prima dell’esatto momento in cui scoppiò la bomba in Via D’amelio   riina ha fatto scadere l’ultima asta, solo la sua ultima (in ordine di tempo) scandalosa uscita social. Basta scorrere i mesi scorsi per vederne di ogni tipo. Silenzi imbarazzati, giustificazionismi, riduzionismi. Queste le più diffuse reazioni. Oltre chi ormai lo accetta, lo considera benvenuto e ben voluto, “è un caro ragazzo che saluta sempre, tanto gentile” (lo dicono pure i vicini di casa quando vengono intervistate in tv dopo stragi di erba e simili, e quindi?) e un carosello che potrebbe andare avanti per ore. Mica è un povero cristo che ha semplicemente applicato regole normali in tutta Italia e di corretto uso di spazi pubblici, quello va condannato, attaccato, insinuato di tutto, a quello si urla contro dicendogli che è nocivo per Casalbordino e che dice solo puttanate (testuale). Davanti al figlio di uno dei mandanti delle stragi di mafia del 1992-1993 (e migliaia di altri crimini orrendi) magari ci si scappella pure, come nell’intercettazione resa nota dalla Procura di Agrigento tempo fa (qualcuno se ne è accorto? Ci si è accorto di cosa potrebbe essere successo l’anno scorso?).

Massimo rispetto e stima per i “diamanti grezzi” (mi concedo la citazione disneyana) che resistono, per chi continua a portare cultura, vera solidarietà e eventi di livello in questo comune. Ma è come gettare una goccia d’acqua in un deserto senza oasi … e sinceramente la vergogna, la frustrazione, lo scoramento, la stanchezza, lo confesso anche l’intolleranza e la rabbia ormai sono padroni.

C’è chi non lo merita, ma sinceramente mi sento sempre più avulso e lontano, non la reggo più l’asociale vita, i sorrisi e il tirare avanti come nulla fosse, le menzogne, i silenzi o le grida interessate e a comando, gli squallori e il cinismo dei cicisbei. Se potessi andrei lontano, facendomi otto docce per ogni chilometro di viaggio pur di togliermi la sensazione sulla pelle di certe squallide scorie. Basta!! E’ questo solo un minimo spaccato, tanto, tanto altro ci sarebbe da aggiungere. Ma già ho scritto troppo!! Il grande Pippo Fava (ma qualcuno sa chi era? Ma un paese come questo potrebbe mai capire livelli così alti?) scrisse “a che serve vivere se non c’è il coraggio di lottare?”  Ma per chi e cosa? Per sconfitte, litigi, frustrazioni, sconfitte, senso di nausea e vomito ogni santo giorno? E’ una vita di  merda, senza compromessi e voler accettare certe cose, lasciarsele scivolare addosso e fottersene di tutto e tutti, considerando il dolore degli altri non a metà ma zero. Ma è impossibile non incazzarsi, indignarsi, starci male. Meglio l’esilio privato a vivere questa asocialità. La mia sarà pure una vita di merda sotto tanti aspetti, apparirò pure un fallito (e probabilmente lo sono) per tanti motivi, ma meglio una vita di merda che esserlo. Anche se il mondo crolla addosso continuamente. E accadono (anzi, non accadono) cose che fanno più male di una coltellata e gettano nella disperazione peggiore. Tolgono le forze e ti fanno solo capire che sei tutto sbagliato. Ma questa è la natura, e contro non ci si può far nulla. Puoi sognare tutto quel che vuoi, alla fine sarà solo un incubo terribile che trafigge l’animo.

*http://heval.altervista.org/una-parola-e-troppo-e-due-sono-poche/ http://heval.altervista.org/una-parola-e-troppo-e-due-sono-poche2/

 

**             http://heval.altervista.org/il-chi-jova-party-spiaggia-gli-sfragelli-mai-avvenuti-casalbordino-e-le-spianate-reali-vasto/

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.