Vuoto che pesa, scava, trafigge e smarrisce

12301687_10205374996117990_6703381059107735833_n Manchi in un vuoto che scava
 manca il tuo silenzio
 che grida ed urla al ❤

 mancano le carezze che scendono
 come dolce balsamo nel cuore
 manca gli schiaffi sferzanti
 che cullano delicatamente l’animo
 immenso è il vuoto come lama nel profondo.
Si rimane smarriti nell’assenza
come degli amori mai donati
mai realizzati, mai giunti dal mondo dei sogni
e delle illusioni
Gli amori di cui si è stati incapaci
le parole rimaste soffocate nel gelido dell’anima
Un macigno sul cuore
che grava soffocante nelle viscere
Appare insormontabile, immenso,
può render invisibile tutto il resto
ma non è così
perché i nostri pesi, le nostre assenze,
i nostri dolori e sofferenze
nulla sono di fronte agli abissi
alle vere sofferenze, ai grandi dolori,
al baratro e alle assenze che tanti, tantissimi
troppi vivono ogni giorno.
13902611_10208898769613971_5575178612599940494_n  E di questi smarriti in lacrime pensieri
  alla fin fine mi vien da vergognarmi
  Solcano lacrime milioni di volti
  baratri, pozzi e abissi segnano vite
  fino a spezzarli.
  Chi siamo noi davanti a tutto questo?
  Mai pensare che il dolore degli altri sia  dolore a metà
che la sofferenza degli altri sia meno importante.
Non è così, quel che ci tormenta nel cuore
c’insegna che i tormenti degli altri valgono il doppio
sono molto più importanti
e l’occhio non deve chiudersi
ma spalancarsi ancor di più.
E di questa pioggia nell’intimo
la vergogna sale sempre più.

 

20/11

1914942_1137448840029_7187249_n  Piove a dirotto
  senza mai fermarsi
  incessante goccia dopo goccia
   torrenziale scava
  come pioggia inesorabile
  impetuosa nel cuore e nell’animo.
  Scava nel profondo
  cade sulla stanchezza delle corde più intime.
  Piove senza indugio su questi tempi
  bui e smarriti
  sull’inutilità e sull’essere insignificanti
  che si svela sempre più
  come la vacuità, l’apparenza e la falsità
  di tante troppe vane argillose convinzioni.
Indimenticabile Roberto scusami per tutte le volte che indegnamente il pensiero corre a te, per le tante volte che “disturbo” e quella pace nella quale ora sei immerso e che mai hai probabilmente conosciuto in vita. Provo a ripetermi la tua ultima titanica frase, cerco di sentire la tua forza e coraggio ma la sento sempre più difficile e irraggiungibile. Avevi anzi ha ragione, fottutamente ragione tu ma mai come in questo momento la sento lontana e irraggiungibile nell’inutilità e nell’insignificanza di questo buio e smarrito cammino.
Piove incessantemente e scava, scava e trafigge.

Pubblicato da Alessio Di Florio

Militante comunista libertario e attivista eco-pacifista, referente abruzzese dell’Associazione Antimafie Rita Atria e di PeaceLink, Telematica per la Pace. Collabora tra gli altri con Giustizia!, Telejato.it, Casablanca, I Siciliani Giovani e altri siti web. Autore di articoli, dossier e approfondimenti sulle mafie in Abruzzo, a partire da mercato degli stupefacenti, ciclo dei rifiuti e rotta adriatica del clan dei Casalesi, ciclo del cemento, post terremoto a L'Aquila, e sui loro violenti tentativi di dominio territoriale da anni con attentati, intimidazioni, incendi, bombe con cui le mafie mandano messaggi e tentano di marcare la propria presenza in alcune zone, neofascismo, diritti civili, denunce ambientali tra cui tutela coste, speculazione edilizia, rischio industriale e direttive Seveso.