In questi ultimi giorni, cacao meravigliao, hanno pure scoperto che un manager che viene dalla Vodafone e anni fa esaltava e considerava vincenti le ricette della troika in Grecia è un turboliberista. Che le ricette economiche dei padroni del vapore sono svendita, mani libere alla grande imprenditoria, lobbismo, cancellazione dei diritti dei lavoratori. In questi mesi si è addirittura scoperto che in Italia la povertà può aumentare e l’importanza della sanità pubblica. Che gli “esperti” non sono neutrali e non hanno la scienza infusa. Wow! Applausi a scena aperta…che in certi posti si arriva solo se si hanno certi pedigree e si sono serviti determinati interessi. Doppio wow! Sono passati oltre due mesi, a proposito di grandi esperti assunti alle glorie delle task force, dall’arrivo nella super task force per l’emergenza coronavirus (Nello Trocchia lo ha denunciato su facebook ormai due mesi fa, quanti hanno pubblicato la notizia si contano sulle dita della mano e temo di poter scrivere senza timore di smentita che la maggior parte degli articoli hanno lo stesso autore…) dell’ex commissario vicario per l’emergenza rifiuti di vent’anni fa in Campania. Quel commissariato che, riprendendo l’inchiesta di Rosaria Capacchione su Il Mattino del novembre 2011, scese “a patti con un gruppetto di imprenditori in odor di mafia che quei buchi avevano disponibili”. I buchi “nei quali depositare i rifiuti che si accumulavano nelle strade napoletane” nell’estate 2003, “le discariche c’erano, erano piuttosto illegali, e appartenevano a Cipriano Chianese» ed altri imprenditori e «fu in quella giornata – era primavera – del 2003 che il destino di Villa Literno, e delle vicinissime Giugliano e Parete, fu definitivamente segnato”. Vent’anni dopo è stato premiato esattamente come negli anni sono stati premiati, e ancora oggi continua ad avvenire, i fedeli al padrone, gli incapaci capacissimi di essere utile a determinate consorterie. E i risultati erano, sono e resteranno ancora sono gli occhi di chi vuol vedere. Perché Alice è giraffao? Perché a furia di guardare ovunque nel mondo, nel commentare compulsivi qualsiasi cosa succede nel mondo non ci si accorge dei fuochi d’artificio della camorra sotto casa, delle squallide consorterie a pochi passi da casa, da padrini e padroni che impazzano. Quanti in Abruzzo hanno commentato la scarcerazione dei mafiosi? Quanti le chat di Palamara? E quanti si indignarono ai tempi della possibile scarcerazione di totò riina e dell’ospitata a Porta a Porta del figlio? Tanti, tantissimi. E quanti si sono accorti di quanto sta succedendo nel carcere di Sulmona? Quanti che l’anno scorso il figlio scrittore ha continuato a seminare le stesse indecenti sconcezze su totò u curtu da qui? E quanti di ciminiere inquinanti, spaccio sotto casa, rifiuti stoccati in maniera illegale e criminale a meno dei famosi cento passi? Eccole le giraffe meravigliao …